Secondo un recente studio condotto da alcuni ricercatori canadesi e pubblicato sul prestigioso “The Lancet Global Health” il fenomeno dei tumori al seno è, su scala globale, in costante crescita.
Lo studio citato prende in analisi i dati globali sul carcinoma alla mammella nel periodo che va tra il 1998  e il 2012 relativi a donne proveniente da 41 paesi diversi, (tra cui l’Italia) ponendo l’attenzione su due macro categorie: da una parte i tumori  sviluppati in pre-menopausa (in generale prima dei 50 anni) e dall’altra quelli post- menopausa (oltre i 50 anni). Questa differenziazione risulta molto importante, perché ci fa capire alcune dinamiche (per niente scontate) legate all’evoluzione di questo male.

Il primo dato che risalta da quest’analisi è l’aumento sensibile dei tumori in età pre-menopausa nei paesi più ricchi (Italia compresa). Le cause non sono chiare. Il rischio di tumori aumentano con l’età e sono strettamente legati a uno stile di vita poco sano (assenza di attività fisica, abuso di alcool ecc.)

Nei paesi poveri invece la tendenza è invertita. Nei paesi in via di sviluppo vi è un sostanziale aumento dei casi di tumori in post-meno pausa. Qualunque siano le cause, il dato che fa riflettere maggiormente è la diseguaglianza a livello mondiale riguardo i decessi. Nei paesi più ricchi vi sono molti più casi di tumore ma il 58% dei decessi.
Numeri chiari, che non hanno bisogno di grandi interpretazioni. Il tumore al seno è un fenomeno in continuo aumento. Un dato allarmante, che deve far riflettere sulla necessità di diffondere il concetto di prevenzione a livello globale.